lunedì 5 maggio 2014

Come eravamo (3)

I GIOVANI DEL 1996


Sfogliando un numero unico della nostra Sagra, datato 1996, colpisce un articolo dal titolo: 
«I giovani "ricordano" San Fermo»
eccone alcuni estratti.

«Accade spesso a noi giovani di ascoltare, narrate dalle voci dei più anziani, le tradizioni collegate alla festa di San Fermo che ormai da 387 anni viene celebrata nel nostro paese. Una lunga storia di filastrocche, racconti, episodi che spesso dissepolti dalle isole della loro memoria in cui erano celati, vengono di nuovo imbarcati sulle onde del ricordo e trascinati nel mare della realtà. […] immagini, quadri di vita che in occasione della Sagra, proponevano Albiate come "cuore" della Brianza, come centro pulsante di senso religioso (l'accorrere della gente alle funzioni religiose fin dalle prime ore del mattino) e di valore economico (conclusione degli affari più impegnativi dell'annata agricola), con le sembianze di un'antica agorà […]



Accade, a volte, che siano i giovani albiatesi a sollecitare, ad interrogare i propri padri, i propri "vecchi" sulle usanze e le consuetudini dell'annuale sagra cittadina, ad approfittare cioè di una memoria vivente, memoria che non è soltanto una registrazione delle cose accadute. […] Ad essi chiediamo una memoria significativa vale a dire un ricordo plasmato dal senso delle cose, orientato sulla qualità del vivere; una memoria che divenga effettivamente segno -"freccia indicatrice"- del perche San Fermo e questa festa a lui dedicata debbano continuare a godere di caratteri di particolarità ed unicità. […]

Perché anche la memoria di noi giovani su San Fermo possa un giorno diventare significativa…»



Come non augurarci che tutto questo anche oggi possa essere vera, che i nostri giovani vengano sollecitati e sollecitino altri perché la nostra secolare Sagra non perda di memoria, tradizioni, valori e possa ancora «considerarsi un "unico", capace di introdurre ciascuno di noi ad una personale esperienza del vivere».