I GIOVANI DEL 1996
Sfogliando
un numero unico della nostra Sagra, datato 1996, colpisce un articolo dal
titolo:
«I giovani "ricordano" San Fermo»
eccone alcuni
estratti.
«Accade
spesso a noi giovani di ascoltare, narrate dalle voci dei più anziani, le
tradizioni collegate alla festa di San Fermo che ormai da 387 anni viene
celebrata nel nostro paese. Una lunga storia di filastrocche, racconti, episodi
che spesso dissepolti dalle isole della loro memoria in cui erano celati,
vengono di nuovo imbarcati sulle onde del ricordo e trascinati nel mare della
realtà. […] immagini, quadri di vita che in occasione della Sagra, proponevano
Albiate come "cuore" della Brianza, come centro pulsante di senso
religioso (l'accorrere della gente alle funzioni religiose fin dalle prime ore
del mattino) e di valore economico (conclusione degli affari più impegnativi
dell'annata agricola), con le sembianze di un'antica agorà […]
Accade,
a volte, che siano i giovani albiatesi a sollecitare, ad interrogare i propri
padri, i propri "vecchi" sulle usanze e le consuetudini dell'annuale
sagra cittadina, ad approfittare cioè di una memoria vivente, memoria che non è
soltanto una registrazione delle cose accadute. […] Ad essi chiediamo una
memoria significativa vale a dire un ricordo plasmato dal senso delle cose,
orientato sulla qualità del vivere; una memoria che divenga effettivamente
segno -"freccia indicatrice"- del perche San Fermo e questa festa a
lui dedicata debbano continuare a godere di caratteri di particolarità ed
unicità. […]
Perché
anche la memoria di noi giovani su San Fermo possa un giorno diventare
significativa…»
Come
non augurarci che tutto questo anche oggi possa essere vera, che i nostri
giovani vengano sollecitati e sollecitino altri perché la nostra secolare Sagra
non perda di memoria, tradizioni, valori e possa ancora «considerarsi un
"unico", capace di introdurre ciascuno di noi ad una personale
esperienza del vivere».